MPAA/DVD/DeCSS

Glossario:
MPAA: Motion Picture Association of America | DVD: Digital Versatile Disc | DeCSS: Decrypting Content-Scrambling System

Il giorno 1° Aprile 2000 per alcune ore il server della comunità Linux di Firenze (http://firenze.linux.it) è risultato inaccessibile per tutta la rete ma nessun media di alcun livello ha dato segno di minima attenzione.

Ennesimo colpo ad opera di oscuri “hacker”? Banale malfunzionamento del software?

Niente di tutto ciò, perché in realtà è successo qualcosa di più semplice ma forse di più preoccupante.

Non pretendiamo certo l’attenzione scatenatasi nel caso del blocco di alcuni dei siti commerciali più noti della rete, avvenuto alcune settimane fa; però ci preme sottolineare con questo nostro comunicato le implicazioni di ciò che è successo, implicazioni che riguardano l’accessibilità alla rete e i nuovi media, il rapporto fra le grandi multinazionali produttrici di software e i loro clienti.

Usando parole forse un po’ abusate, questioni di libertà.

Cos’è successo.

Alcune premesse
Da alcuni mesi nel sito del Flug è ospitata una copia esatta e aggiornata giornalmente (in gergo tecnico chiamato “mirror”) di un altro sito che contiene software di crittografia per il sistema operativo Linux: si tratta di una classe di software di libero uso ma di cui, secondo una legislazione specifica degli Stati Uniti di America, è vietata la esportazione per via telematica da tale paese, senza una particolare licenza (ottenuta per altro solo da alcune grossissime multinazionali). Questi siti, che si trovano fuori da tale paese, contengono software prodotto altrove ovvero esportato da tale paese in forma “human-readable”, e quindi legittimamente in quanto tale forma è stata esplicitamente esclusa dal divieto.

Questo sito, che adesso non esiste più, era raggiungibile all’indirizzo http://munitions.vipul.net. Adesso rimangono molti mirror come:

* http://munitions.dyn.org
* http://munitions.rc5.de
* http://munitions.polkaroo.net

All’interno di questa raccolta di programmi uno in particolare permette agli utenti di questo sistema operativo di leggere i file video contenuti nei nuovi supporti DVD. Questo nuovo formato è sviluppato da un consorzio di multinazionali del settore hardware e software con alcune caratteristiche per impedirne la visualizzazione su sistemi non specificatamente predisposti e subito coperto da brevetto.

Ci sono alcuni problemi però:
– innanzitutto in Europa e nel resto del mondo che non siano gli Stati Uniti d’America non è possibile brevettare algoritmi e quindi questo brevetto non ha alcun valore;
– inoltre il suddetto consorzio non ha messo in conto il sistema operativo Linux nei suoi piani di sviluppo se non alla fine di una lunga campagna d’opinione e con caratteristiche che male si adattano a questa fetta di utenza;
– infine i programmi di visualizzazione “ufficiali” sono venduti abbinati alla apparecchiatura [lettore] ma sono codificati in maniera tale da potere visualizzare solo una parte del materiale audiovisivo prodotto, per cui per potere visualizzare qualunque titolo prodotto è necessario munirsi di tutte le 6 (per ora) versioni di player, che -ripetiamo- sono vendute solo assieme a un lettore.

Così qualcuno ha sviluppato un programma chiamato DeCSS che permette di leggere questi DVD anche con Linux e ne ha reso disponibili i sorgenti allo stesso modo con cui viene distribuita la gran parte del software per questo sistema operativo. Lo sviluppo di questo programma è stato condotto da un privato in Europa senza alcuno scopo di lucro e senza chiedere alcuna licenza al consorzio, cosa perfettamente lecita visto che non è stato utilizzato alcun software coperto da copyright.

Proprio questo software, perfettamente legale in Italia e in Europa lo ribadiamo, era presente nel nostro sito.

Per chi desidera approfondire gli aspetti tecnici e legali relativi a questo software può visitare il sito web http://www.opendvd.org

Ora in Italia sarebbe illegale un software che decriptasse al fine della copia, ma non quello destinato alla visualizzazione e/o all’interoperatività, in quanto i diritti di visualizzazione sono stati già acquisiti con l’acquisto del DVD. Le uniche possibilità sarebbero quindi quella di una causa per diffusione di segreti industriali ovvero per la violazione di un brevetto.

Nessuna delle due è però praticabile, la prima evidentemente perché l’avere sviluppato in proprio qualcosa già brevettato non rappresenta evidentemente violazione di un segreto, in quanto informazione acquisita per via originaria.

La seconda è invece esclusa per ben due motivi, il primo è che secondo la legge europea tale ritrovato, essendo un algoritmo matematico, non è brevettabile, il secondo è che il brevetto serve a tutelare lo sfruttamento commerciale, e non la segretezza (e difatti si dice che il brevetto consente all’inventore lo sfruttamento in esclusiva del procedimento per un periodo limitato di tempo, in cambio della conoscenza a tutta la comunità del procedimento). Poiché il “prodotto” nel caso in questione è fornito a titolo gratuito allo scopo di farne uso personale manca anche un presupposto fondamentale del brevetto, e cioè lo sfruttamento commerciale.

Mancano altresì gli estremi per concorrenza sleale in quanto la diffusione di tale programma non toglie mercato alla ricorrente (MPAA) ma anzi ne permette la diffusione in una nicchia di mercato ancora non coperta.

Il 1° Aprile 2000 ILS, l’Italian Linux Society con sede a Savona, proprietaria del dominio linux.it e quindi anche di firenze.linux.it, riceve da un giudice statunitense un’ingiunzione che ordina al suo legale rappresentante di eliminare il software DeCSS dal sito http://munitions.firenze.linux.it, per una denuncia proveniente dal suddetto consorzio.

I responsabili di ILS hanno così eliminato il nostro dominio da quelli da loro gestiti, fino alla rimozione del mirror di munitions.

Cosa rimane

Poco, anzi niente.

Il nostro computer è rimasto privo del mirror di munitions.vipul.net, il quale contiene molti programmi di uso comune, talvolta di importanza fondamentale per tutti gli utenti del sistema operativo Linux.

Sempre il nostro computer, con tutti i servizi che offre, è rimasto isolato dalla rete per alcune ore anche se gli effetti di questa assenza si sono fatti sentire anche il giorno successivo.

Rimane la difficoltà per gli utenti Linux ad usare i nuovi media tanto strombazzati dalla pubblicità.

Quello che sicuramente rimane è la necessità di tutto il Flug e di tutta la comunità Linux italiana e mondiale di diffondere l’uso e la conoscenza del software libero, l’unico del quale possiamo conoscerne con precisione il funzionamento e del quale possiamo fidarci.

È nostra intenzione portare avanti questa problematica, approfondendone tutti gli aspetti tecnici, legali ed etici, con una opportuna iniziativa pubblica da realizzarsi assieme a tutti gli interessati.

Rimane infine la volontà delle multinazionali facenti parte di questo consorzio di imporre le loro leggi a scapito sia delle leggi degli stati sovrani sia delle reali necessità degli utenti.

Maggiori informazioni sono reperibili attraverso i siti:

* http://www.slashdot.org
* http://www.opendvd.org
* http://www.eff.org
* http://www.gnu.org
* http://www.gnu.org/philosophy/ucita.it.html
* http://eon.law.harvard.edu/openlaw/
* http://www.cssfaq.org/

Il Firenze Linux Users Group
https://www.firenze.linux.it – info at firenze.linux.it

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